ELENA PRETTE


di Monica Menozzi e Maria Piatto

Nata nel 1983 a Monza, conclude nel 2005 l'Istituto Europeo di Design (IED) di Milano,corso di illustrazione e animazione multimediale.
Dalle immagini per l'infanzia e ragazzi passa all'illustrazione pubblicitaria, magazine, web, giochi da tavolo, e ritratti ed App per nuovi device come Il MostroPino e Crea il tuo Mostro.
Ha fatto parte del Direttivo AI dal 2009 al 2011.
Ha collaborato con diverse agenzie ed editori tra cui Saatchy&Saatchy NY, Armando Testa, RCS, Mondadori.
Selezionata per l’Annual dell’illustrazione italiana AI dal 2006 al 2013, e per il Catalogo USA Communication Arts nel 2007.
E’ presente nella directory 3x3 del 2013 nella sezione Figurative www.3x3directory.com

Ciao Elena e grazie per esser qui con noi a Lunchbreak
Vogliamo partire dal successo della tua app Il MostroPino, prodotta in collaborazione con l’autore Stefano Bruscolini.

Il MostroPino è nella sezione "ITUNES BEST APPS DEL 2012
ed è stata selezionata durante l'anno passato per le sezioni:
  1. App della settimana
  2. Nuove e degne di nota
  3. Scelte dalla redazione
  4. App per il vostro nuovo iPad
Inoltre l'icona di Crea il tuo tuo Mostro è stata scelta per la sezione app per la famiglia per il lancio di iPad mini.

Innanzi tutto ci complimentiamo con voi:
Grazie! Siamo ancora nella pagina di Primo Piano dell'AppStore dopo più di un anno.

“Il MostroPino” è una applicazione che stupisce per l'alto livello artistico e qualitativo della produzione, merito delle tue splendide illustrazioni e della storia in rima scritta da Stefano Bruscolini, autore e regista già Art Director e Manager dei servizi creativi del Disney Channel

Facciamo qui una breve descrizione, Il MostroPino (si scrive tutto attaccato e con una P maiuscola nel mezzo come iPad) è un libro animato interattivo da “sfogliare” con l'iPad, rivolto a bambini dai 3 agli 8 anni.
È un libro che si legge, si guarda, si ascolta e si gioca.
Ci sono circa 100 elementi interattivi, che comprendono animazioni ed interazioni fisiche. Al libro è inoltre stata integrata “Crea il tuo Mostro”, una applicazione gioco creativa che consente di creare mostri terribilissimi assemblando con fantasia gli elementi messi a disposizione dalla matita digitale di Elena.
I bambini possono così creare mostri, in numero di pressoché infinito, dare loro un nome e condividerli con i propri amici, con e-mail, su Facebook o pubblicandoli nella Monster Gallery on line presente sul sito www.ilmostropino.com. Ad oggi sono più di 6000 I mostri pubblicati dei lettori.

Cosa significa lavorare per una produzione di questo tipo?
La caratteristica principale di questo progetto è quella di non essere stato commissionato da alcun cliente, Il MostroPino è un progetto indipendente al 100%, dall’ideazione alla realizzazione finale. Io e Stefano abbiamo lavorato in totale libertà. La cosa che mi soddisfa di più è il successo della Monstergallery sul sito www.ilmostropino.com: sono più di 6000 mostri realizzati dai lettori. Ogni mostro è diverso dall'altro e per me è esaltante vedere la fantasia con la quale ogni “monster designer” assembla i pezzi che ho disegnato. Ne approfitto per aggiungere che ogni mostro pubblicato viene prima controllato e approvato e… a questo proposito ci saranno sorprese!


Come vi siete approcciati al progetto, di chi è l'idea portante?
È una classica storia web 2.0, mi ha contatta Stefano, via email, proponendomi una collaborazione: Stefano era rimasto colpito da alcune mie illustrazioni e mi ha proposto di farle “vivere” animandole, l’idea iniziale era quella di realizzare dei cartoni animati.
La prospettiva di lavorare con una destinazione così differente dal solito mi ha subito incuriosito, abbiamo cominciato a lavorare ma un bel giorno la Apple ha svelato questo straordinario strumento, l'iPad!
Per entrambi è stato un colpo di fulmine, in breve abbiamo modificato i nostri piani ed abbiamo progettato un libro interattivo per iPad: secondo me è il media migliore sul quale far vivere le illustrazioni digitali.

Esiste una procedura, cioè: viene prima l'ispirazione illustrativa, la storia o l'idea del gioco-interattivo?
La prima parte del lavoro l'ho affrontata come faccio sempre, un sacco di ricerca, studio e confronto con lavori di altri colleghi che mi piacciono ed ispirano. In quel periodo, quasi due anni fa sia io che Stefano siamo rimasti affascinati da diverse app presenti sul mercato americano. Da lì abbiamo approfondito e capito cosa più ci piaceva e cosa invece non era adatto alle nostre idee.
Poi Stefano ha scritto la storia e di conseguenza è cominciato lo studio dei personaggi su carta ed infine le illustrazioni vere e proprie.
Alla fine sono rimasti fuori dalla storia alcuni mostri e dato che ci piacevano molto e ci spiaceva non utilizzarli abbiamo avuto l'idea di “farli a pezzi” e creare la macchina crea mostri.
Da qui in poi c’è stata un grande lavoro di adattamento reciproco tra il mio lavoro e quello dei programmatori, disegnare per un libro interattivo non è esattamente come disegnare per un libro di carta.
Nel complesso, lavorarci è stato divertente e decisamente stimolante!

Quanto ci avete lavorato?
Difficile quantificare, è iniziato come progetto “extra” e quindi entrambi lo abbiamo dovuto incastrare tra i rispettivi lavori. In più Stefano ed io abbiamo lavorato per i primi 6 mesi senza mai incontrarci fisicamente, lui a Riccione ed io a Lissone. Poi, esaltandoci sempre più per i risultati abbiamo dedicato sempre più tempo al Il MostroPino.
Credo che sommando le varie fasi, includendo anche lo sviluppo tecnico sia più o meno un anno.

Cosa bolle in pentola ora?
Sia il MostroPino che Crea il tuo Mostro non si chiudono certo qui…stiamo ultimando la versione Inglese e abbiamo altre idee su come far continuare il progetto

Non hai nostalgia della cara vecchia carta stampata?
Il monitor dell'ipad è il supporto migliore per chi realizza illustrazioni digitali, i colori brillano ed il risultato è assolutamente fedele al progetto. Ma non ho completamente abbandonato la carta stampata, continuo a lavorare con case editrici e agenzie con progetti e destinazioni diverse.
Sono contenta di avere un piede nel mondo della stampa tradizionale e l'altro nel mondo digitale.

Tu sei sempre stata un'illustratrice prettamente digitale…
Quali sono gli strumenti e i programmi con i quali crei le tue illustrazioni….
Carta e matita per iniziare. Mi piace conservare comunque un aspetto tradizionale e fisico come la grafite sulla carta. Da lì poi scansiono e passo ad una colorazione digitale che realizzo con photoshop, anche se il mio approccio è sempre molto “pittorico”.

 Che consigli desideri dare a chi si vuole approcciare a quest'ambito?
Non amo dare consigli, mi piace più riceverli, comunque il mondo delle App e del libro digitale è in veloce evoluzione, quindi si affronteranno problematiche sempre nuove.  È necessaria una certa  professionalità e decisione ma anche un bel po' di elasticità, illustrare per un libro interattivo si porta dietro esigenze tecniche che possono modificare anche di parecchio le abitudini di lavoro. Infine consiglio valutare molto attentamente quello che vi viene proposto, in questo momento il mondo delle app e degli ebook è un po' un far west ci sono molti cercatori di miniere d'oro, avventurieri e giocatori d'azzardo ma per fortuna anche un bel po' di laboriosi coloni decisi a lavorare sodo e bene.



Elena tu hai fatto parte del Direttivo di AI dal 2009 al 2011, ricoprendo un ruolo di responsabilità formale, come quello di Segretario del Consiglio, ma anche un ruolo importante nell’immagine di AI, perché sei stata responsabile, insieme ad altri illustratori, della pubblicazione di punta di AI: Annual Illustratori.
Cosa ha significato per te l’esperienza di questi tre anni?
Ha influito sulla tua consapevolezza professionale? Se sì, questo ti ha favorito e in che modo nei rapporti con la committenza?
Far parte della commissione Annual AI per questi tre anni mi ha permesso di seguire e scoprire tutto il grosso lavoro organizzativo e redazionale che sta dietro ad una pubblicazione del genere. Dall’alta partecipazione di illustratori di ogni categoria, ai diversi approcci e reazioni avuti all’interno delle differenti giurie alla collaborazione e disponibilità dei professionisti che ogni anno si rendono disponibili per la riuscita di una pubblicazione di questo tipo.
Da questa esperienza l’aspetto che più mi ha colpita è anche uno degli aspetti più semplici e banali: ogni anno, ogni giuria si relazionava alle immagini da valutare in maniera diversa da quella dell’anno precedente. Nonostante l’uso di binari, indicazioni, parametri e categorie oggettive per valutare un’illustrazione, il gusto personale, una soggettiva lettura dell’immagine vanno sempre ad influire sulla valutazione finale del lavoro. Lo stile di un illustratore poteva essere apprezzato da un componente e non gradito ad un altro, poteva essere letto in un modo da una giuria un anno e magari letto in maniera totalmente differente dalla giuria dell’edizione successiva.  
Questo aspetto mi ha favorito nel darmi una maggiore “sicurezza lavorativa”: non demordere, lavora sul tuo stile, ricerca una tua strada: a qualcuno potrà piacere ad altri non piacere, non c’è una risposta assoluta.

Per quello che riguarda Annual Illustratori, (che a breve sarà pubblicato e verrà presentato, come di consueto nell’ambito della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna n.d.r.) a cui hai partecipato con successo anche quest’anno, consiglieresti ad un tuo collega di parteciparvi e perché?
Consiglio sempre di parteciparvi.  Uno degli aspetti importanti della nostra professione è l’autopromozione, far vedere i propri lavori migliori.  E se vengono selezionati da una giuria di professionisti, oltre che dal nostro singolo personale parere,  questo diviene una vetrina di qualità in più.

Elena ti ringraziamo per il piacevole tempo che abbiamo trascorso con te e ti facciamo i nostri migliori auguri.







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